martedì 30 giugno 2009
Il boschetto della mia fantasia
Vi confido un piccolo segreto. Qui in bottega, dove tutti i giorni confeziono pagine su pagine, c'è un angolino incantato. Un boschetto della mia fantasia proprio vicino al monitor, tra i bicchieroni con penne e matite. È abitato da tre gnometti e un bullone bello pesante che doveva servire per costruire un viadotto e invece è finito qua in mezzo. Ogni tanto, preso dalle frenesie lavorative, lo sguardo mi cade sugli gnometti. E io per qualche secondo mi perdo. È successo anche oggi e - vista la cronaca di giornata - ce n'era proprio bisogno.
mercoledì 10 giugno 2009
Un simpatico quiz
Chi è il personaggio ritratto nella foto qui a fianco?
||| Michael Jackson versione più bellina
||| Il Capo di uno stato estero
||| Il fratello estroso di Renato Zero
||| L'ultimo dei Village People
||| Sergent Pepper che ha fatto carriera
||| Altro
Rispondete numerosi, metto in palio uno dei miei libri doppi: vincerà l'"altro" migliore!
||| Michael Jackson versione più bellina
||| Il Capo di uno stato estero
||| Il fratello estroso di Renato Zero
||| L'ultimo dei Village People
||| Sergent Pepper che ha fatto carriera
||| Altro
Rispondete numerosi, metto in palio uno dei miei libri doppi: vincerà l'"altro" migliore!
martedì 9 giugno 2009
Dieci domande qualunque
Questo è il "Buongiorno" di Massimo Gramellini sulla Stampa di oggi: un ottimo articolo per la vetrina della nostra bottega. Me l'ha segnalato Ofelia che, sì, è ancora viva.
DIECI DOMANDE QUALUNQUE di Massimo Gramellini
1. Ma vi sembra normale che solo agli italiani non faccia effetto essere governati da chi condiziona il loro immaginario attraverso le televisioni?
2. Ma vi sembra normale che in tutte le interviste pre-elettorali la domanda più dura che gli hanno rivolto sia stata «ci dica»?
3. Ma vi sembra normale che i dirigenti del Pd siano tutti ex del Pci e della Democrazia cristiana?
4. Ma vi sembra normale che Clinton, Jospin, Schroeder, Blair e persino Gorbaciov facciano un altro lavoro da anni e loro invece insistano?
5. Ma vi sembra normale che Pdl e Pd abbiano perso milioni di voti e parlino solo di quelli persi dagli avversari?
6. Ma vi sembra normale che i verdi trionfino ovunque, mentre qui, appena ne vedi uno in faccia, viene voglia di tifare per l’effetto-serra?
7. Ma vi sembra normale che chi detesta Berlusconi voti Di Pietro, che è come dire: detesto il Bagaglino quindi vado a vedere Bombolo?
8. Ma vi sembra normale che l’Italia cristiana sia rappresentata in Europa da Magdi Cristiano Allam e Borghezio?
9. Ma vi sembra normale che tutti sputino addosso alla Casta e poi Mastella prenda ancora 112 mila voti di preferenza?
10. Ma vi sembro normale?
Ad almeno nove domande su dieci (compresa la numero 10) la mia risposta è no.
DIECI DOMANDE QUALUNQUE di Massimo Gramellini
1. Ma vi sembra normale che solo agli italiani non faccia effetto essere governati da chi condiziona il loro immaginario attraverso le televisioni?
2. Ma vi sembra normale che in tutte le interviste pre-elettorali la domanda più dura che gli hanno rivolto sia stata «ci dica»?
3. Ma vi sembra normale che i dirigenti del Pd siano tutti ex del Pci e della Democrazia cristiana?
4. Ma vi sembra normale che Clinton, Jospin, Schroeder, Blair e persino Gorbaciov facciano un altro lavoro da anni e loro invece insistano?
5. Ma vi sembra normale che Pdl e Pd abbiano perso milioni di voti e parlino solo di quelli persi dagli avversari?
6. Ma vi sembra normale che i verdi trionfino ovunque, mentre qui, appena ne vedi uno in faccia, viene voglia di tifare per l’effetto-serra?
7. Ma vi sembra normale che chi detesta Berlusconi voti Di Pietro, che è come dire: detesto il Bagaglino quindi vado a vedere Bombolo?
8. Ma vi sembra normale che l’Italia cristiana sia rappresentata in Europa da Magdi Cristiano Allam e Borghezio?
9. Ma vi sembra normale che tutti sputino addosso alla Casta e poi Mastella prenda ancora 112 mila voti di preferenza?
10. Ma vi sembro normale?
Ad almeno nove domande su dieci (compresa la numero 10) la mia risposta è no.
martedì 2 giugno 2009
Il testimone
Un caro camico si sposa domenica 21 giugno. Sarò uno dei testimoni di nozze e la cosa mi fa ovviamente piacere. La nostra amicizia può sembrare strana. Ci sentiamo pochissimo, ci vediamo anche meno, ma lui è una delle persone che sento più vicine e so che per lui è lo stesso.
Domenica mi ha telefonato per chiedermi non ricordo più cosa. E mi dice scherzando: "Oh, ma visto che sei il mio testimone potresti anche fare uno sforzo e chiamarmi tutti i giorni". Detto, fatto. L'ho chiamato ieri, l'ho chiamato oggi. Penso che farò così fino al matrimonio. Lui oggi si è messo a ridere perché non credeva che l'avrei fatto sul serio. Poi però ha giustamente osservato: "Vara ti (cioè guarda te), basta così poco". Ed è vero: bastano cinque minuti per fare e farsi un regalo sul filo di un telefono: una voce che senti cara nel mare di melma che riempie le nostre giornate. In cinque minuti non faccio manco la spesa dal verduraio qui sotto. In cinque minuti non riesco nemmeno a disegnare le pagine del giornale di domani. O a parlare con il prolisso assessore di turno. Cinque minuti non sono un cacchio, eppure tocca aspettare di diventare "testimone" per rendersi conto che si possono regalare tutti i giorni a un amico.
Perdonate il tono didattico-moraleggiante. Ogni tanto mi viene.
Domenica mi ha telefonato per chiedermi non ricordo più cosa. E mi dice scherzando: "Oh, ma visto che sei il mio testimone potresti anche fare uno sforzo e chiamarmi tutti i giorni". Detto, fatto. L'ho chiamato ieri, l'ho chiamato oggi. Penso che farò così fino al matrimonio. Lui oggi si è messo a ridere perché non credeva che l'avrei fatto sul serio. Poi però ha giustamente osservato: "Vara ti (cioè guarda te), basta così poco". Ed è vero: bastano cinque minuti per fare e farsi un regalo sul filo di un telefono: una voce che senti cara nel mare di melma che riempie le nostre giornate. In cinque minuti non faccio manco la spesa dal verduraio qui sotto. In cinque minuti non riesco nemmeno a disegnare le pagine del giornale di domani. O a parlare con il prolisso assessore di turno. Cinque minuti non sono un cacchio, eppure tocca aspettare di diventare "testimone" per rendersi conto che si possono regalare tutti i giorni a un amico.
Perdonate il tono didattico-moraleggiante. Ogni tanto mi viene.
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