Un caro camico si sposa domenica 21 giugno. Sarò uno dei testimoni di nozze e la cosa mi fa ovviamente piacere. La nostra amicizia può sembrare strana. Ci sentiamo pochissimo, ci vediamo anche meno, ma lui è una delle persone che sento più vicine e so che per lui è lo stesso.
Domenica mi ha telefonato per chiedermi non ricordo più cosa. E mi dice scherzando: "Oh, ma visto che sei il mio testimone potresti anche fare uno sforzo e chiamarmi tutti i giorni". Detto, fatto. L'ho chiamato ieri, l'ho chiamato oggi. Penso che farò così fino al matrimonio. Lui oggi si è messo a ridere perché non credeva che l'avrei fatto sul serio. Poi però ha giustamente osservato: "Vara ti (cioè guarda te), basta così poco". Ed è vero: bastano cinque minuti per fare e farsi un regalo sul filo di un telefono: una voce che senti cara nel mare di melma che riempie le nostre giornate. In cinque minuti non faccio manco la spesa dal verduraio qui sotto. In cinque minuti non riesco nemmeno a disegnare le pagine del giornale di domani. O a parlare con il prolisso assessore di turno. Cinque minuti non sono un cacchio, eppure tocca aspettare di diventare "testimone" per rendersi conto che si possono regalare tutti i giorni a un amico.
Perdonate il tono didattico-moraleggiante. Ogni tanto mi viene.
martedì 2 giugno 2009
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1 commento:
grande Dome!!!
d'accordissimo con te su questo post...:) chiara
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