Grazie per avermi accolto in questo spazio libero. è da tempo che avevo voglia di parlare della schiavitù percepita. Non esiste una schiavitù oggettiva, anche quando questa si manifesta nele forme delle catene. Le catene più spesse, più doppie e più pèericolose, quelle che nessuna cesoia potrà mai rompere, sono quelle mentali. Che ti rendono un automa gesticolante come se ti muovessi in una palla di vetro. Che non ti fanno avere il coraggio di alzare la testa, forse perché ritieni che sia già troppa alta e invece, in realtà, il mento è ancora poggiato sullo sterno. Siamo tutti incatenati, la scomessa è venirne a conoscenza e riconoscere chi ha fatto scattare le manette.
hasta siempre
venerdì 28 marzo 2008
giovedì 27 marzo 2008
Benvenuta Ofelia
Ho assunto l'amica Ofelia perché mi dia una mano qui alla bottega dei giocattoli di carta. È un po' fissata con la lotta di classe, la giustizia sociale e altre favole del genere, ma in fondo è una brava ragazzetta. E prende il minimo sindacale, il che non è male...
Benvenuta Ofelia!
Benvenuta Ofelia!
giovedì 20 marzo 2008
Ma tu pensa...
Chi un po' mi conosce lo sa quanto sono umorale e intrattabile quando mi girano. Ecco, in questi giorni un po' mi girano. Perché dopo le ferie son tornato al lavoro e ho ritrovato tutti i casini legati a una Centrale della verità (i capi supremi) che non funziona, a un impegno gravoso e non riconosciuto, a una distanza sempre più marcata tra sogni e realtà e compagnia cantando.
Poi capita che un amico, il tuo amico, faccia una cosa che non ti aspetti. E dopo aver subìto i tuoi tre giorni di cazzi girati (per non contare i mille prima e i mille dopo), anziché mandarti a quel paese ti porta fuori a bere una birra (io, perché lui è disgraziatamente astemio). E poi, dopo una serata passata a cercare il momento giusto, ti spiega con precisione e impaccio da ingegnere che tu per lui sei una persona importante. Beh, una cosa così mi ha rovesciato la giornata e - incredibile per uno come me - mi ha lasciato senza parole.
E ringrazio per questo dono grande che è l'amicizia.
Poi capita che un amico, il tuo amico, faccia una cosa che non ti aspetti. E dopo aver subìto i tuoi tre giorni di cazzi girati (per non contare i mille prima e i mille dopo), anziché mandarti a quel paese ti porta fuori a bere una birra (io, perché lui è disgraziatamente astemio). E poi, dopo una serata passata a cercare il momento giusto, ti spiega con precisione e impaccio da ingegnere che tu per lui sei una persona importante. Beh, una cosa così mi ha rovesciato la giornata e - incredibile per uno come me - mi ha lasciato senza parole.
E ringrazio per questo dono grande che è l'amicizia.
lunedì 17 marzo 2008
Il ritorno
Lo ufficializzo dopo una settimana di ferie che mi ha portato a una matura riflessione: m'agge rott'o cazz'... e gli amici sotto al Po mi perdonino se lo spelling non è corretto.
Comunque, la bottega dei giocattoli di carta riapre.
Comunque, la bottega dei giocattoli di carta riapre.
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