Chi un po' mi conosce lo sa quanto sono umorale e intrattabile quando mi girano. Ecco, in questi giorni un po' mi girano. Perché dopo le ferie son tornato al lavoro e ho ritrovato tutti i casini legati a una Centrale della verità (i capi supremi) che non funziona, a un impegno gravoso e non riconosciuto, a una distanza sempre più marcata tra sogni e realtà e compagnia cantando.
Poi capita che un amico, il tuo amico, faccia una cosa che non ti aspetti. E dopo aver subìto i tuoi tre giorni di cazzi girati (per non contare i mille prima e i mille dopo), anziché mandarti a quel paese ti porta fuori a bere una birra (io, perché lui è disgraziatamente astemio). E poi, dopo una serata passata a cercare il momento giusto, ti spiega con precisione e impaccio da ingegnere che tu per lui sei una persona importante. Beh, una cosa così mi ha rovesciato la giornata e - incredibile per uno come me - mi ha lasciato senza parole.
E ringrazio per questo dono grande che è l'amicizia.
giovedì 20 marzo 2008
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